Si evidenzia che i bonus di cui alle domande in partenza dal 1 aprile sono stati ricompresi dall'INPS nel novero delle Prestazioni a sostegno del reddito. Tali pratiche per poter essere liquidate, obbligano il richiedente a presentare un modello a firma dell'istituto di credito presso cui hanno acceso il conto corrente in cui richiedono l'accredito delle somme. Una lungaggine determinata dalla necessità dell'INPS di individuare il reale titolare del conto corrente in cui si chiede l'accredito.
In questa situazione di emergenza, e vista la necessità di semplificare l'accesso al bonus, l'istituto previdenziale scrive che, dal 10 aprile 2020, per avere l'accredito delle prestazioni su conto corrente, su libretto di deposito o di risparmio o su carta prepagata ricaricabile, non sarà più necessario presentare all'INPS i modelli cartacei validati dal proprio istituto o ente di credito. In particolare, non è più prevista la compilazione e trasmissione dei modelli "AP03" (riscossione pensione a mezzo istituti di credito), "AP04" (riscossione pensione attraverso Poste Italiane), nonché "SR163" e "SR185" (riscossione prestazioni non pensionistiche). Allo stesso modo, né Poste Italiane e gli istituti di credito sono più tenuti alla loro validazione.
Faccio notare in nota polemica, perché alcuni clienti mi domandano cosa chiede l'INPS per la domanda del primo aprile se dovessi fare la domanda di bonus da solo, che le domande partono il 1/4 mentre l'INPS scrive che il modello Sr163 non dovrà essere presentato dal 10/4. Questo cosa vuol dire? Che chi, e sarà la stragrande maggioranza, farà la domanda il 1/4 dovrà allegare il modello Sr163 mentre chi aspetta (e vorrei capire chi aspetterà) il 10/4 non ne avrà bisogno? Oppure che l'INPS nello scrivere 10/4 ha messo uno zero in più alla data volendo scrivere 1/4?
Ad maiora.
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