giovedì 29 ottobre 2020

In pillole il: "Decreto Ristoro"

MISURE DI SOSTEGNO FINANZIARIO

Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive.

Questa disposizione è volta a riconoscere un contributo a fondo perduto ai soggetti operanti nei settori economici colpiti dalle limitazioni previste dal DPCM in vigore dal 26 ottobre 2020, individuati dai relativi codici ATECO (come da tabella allegata al Decreto).

Al riguardo, la norma stabilisce che il nuovo ristoro è previsto:

IN MODO AUTOMATICO

➢ Per i soggetti che già rispettavano le condizioni previste per l’ottenimento del contributo fondo perduto nel mese di giugno (ex art. 25 del D.L. Rilancio) e che lo abbiano in seguito effettivamente percepito. Il citato contributo si determinava sulla base del calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019.

Le condizioni per l’ottenimento “automatico” del nuovo ristoro sono le seguenti:

o L’ammontare sarà determinato come quota del contributo già erogato sulla base di percentuali individuate per differente settore economico (codice ATECO) rientrante nella tabella allegata al Decreto;

o la suddetta somma verrà direttamente accreditata dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente del beneficiario indicato nella precedente istanza per la richiesta del contributo ex art. 25 D.L. Rilancio;

SU PRESENTAZIONE DI APPOSITA ISTANZA

➢ I soggetti che non avevano presentato l’istanza di richiesta del contributo a fondo perduto motivato dal lockdown (anche soggetti aventi ricavi e compensi superiori a Euro 5 Mln esclusi in precedenza dal D.L. Rilancio): la norma prevede comunque il riconoscimento del contributo chiarendo che l’Agenzia delle Entrate riaprirà il canale web dedicato per consentire la presentazione della predetta istanza (approvata con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 10 giugno 2020) solo a tali soggetti e, successivamente, calcolare la quota di contributo spettante sulla base dello stesso parametro utilizzato per i soggetti di cui al punto precedente (con un nuovo provvedimento dell’Agenzia delle entrate verranno definiti i termini e le modalità per la trasmissione delle istanze in oggetto). Al riguardo valgono i criteri quantificativi indicati all’art. 25 del Decreto Rilancio;

DISPOSIZIONI PARTICOLARI

➢ Il contributo non sarà in alcun modo dovuto nei confronti delle imprese che hanno aperto la partita IVA a decorrere dal 25 ottobre 2020 o per i quali risulti cessata la partita IVA alla data di presentazione dell’istanza;

➢ Solo per i soggetti che otterranno il contributo in modo automatico, l’ammontare dello stesso è determinato applicando le percentuali, riportate nell’Allegato nel Decreto, agli importi minimi di Euro 1.000,00 per le persone fisiche ed Euro 2.000,00 per i soggetti diversi dalle persone fisiche (pertanto dovrebbe essere 2.000 per le persone fisiche e 4.000 per le società);

➢ Il contributo non concorrerà in alcun modo alla formazione della base imponibile dell’impresa e quindi risulta sempre escluso dalla tassazione sia ai fini delle imposte sui redditi sia ai fini dell’Irap.

MISURE FISCALI

Credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda

La disposizione di fatto estende e conferma, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, il credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda, di cui all’art. 28 del Decreto Rilancio, per le attività soggette a restrizioni indicate nella tabella allegata al Decreto indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel 2019.

Al riguardo, l’art. 28 del Decreto Rilancio sinteticamente aveva previsto:

➢ Un credito d'imposta nella misura del 60% del canone mensile corrisposto in caso di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell'attività;

➢ Un credito d’imposta nella misura del 30% dei canoni corrisposti in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d'azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell'attività.

giovedì 1 ottobre 2020

Comunicazione indirizzo PEC | Obbligo di regolarizzazione entro il 1° ottobre 2020

Per portare a termine il processo di digitalizzazione nei rapporti tra le PA, le imprese e i professionisti, l’art. 37 del D.L. 76/2020 (convertito in legge n. 120/2020) - Decreto Semplificazioni - prevede l'obbligo per tutte le imprese di comunicare telematicamente al Registro delle Imprese il proprio indirizzo PEC (ora domicilio digitale)  entro il 1° ottobre 2020

Si invita pertanto quanti, già in ottemperanza alla normativa già in vigore, dispongono di una casella di Posta Elettronica Certificata di verificarne la funzionalità e quanti ancora per qualsiasi motivo non dovessero disporne, di affrettarsi ad ottemperare.

La PEC funziona come un domicilio digitale dell'azienda e la mancata presenza in Camera di Commercio di tale recapito comporterà l'assegnazione d'ufficio di un domicilio digitale con accertamento di sanzioni pecuniarie a carico delle imprese non conformi.


BANDO CONCESSIONE CONTRIBUTI ALLE MPMI PER LA MESSA IN SICUREZZA COVID-19

La Camera di Commercio di Nuoro intende sostenere le imprese appartenenti alla circoscrizione territoriale della CCIAA di Nuoro tramite la concessione di voucher per rimborsare parte delle spese cui le imprese sono andate incontro finalizzate a:

  1. Supportare la domanda di sicurezza sul lavoro da parte delle imprese
  2. Supportare la formazione in materia di sicurezza
Potete trovare il bando nella pagina dedicata raggiungibile al seguente link:
https://nu.camcom.it/it/camera/informazione/notizie/cm-notizia/BANDO-CONCESSIONE-CONTRIBUTI-ALLE-MPMI-PER-LA-MESSA-IN-SICUREZZA-COVID-19-00001/