giovedì 10 novembre 2016

Addio agli studi di settore arrivano gli indicatori di compliance

Novità in vista per i contribuenti italiani. In arrivo il nuovo indicatore di compliance e l'abbandono graduale degli studi di settore come strumento di accertamento presuntivo. Lo studio di settore cambia volto e diventa un indicatore di “compliance”. Si può riassumere così il profondo restyling, che assume a tratti la portata di un’autentica rivoluzione, a cui sarà sottoposto lo strumento presuntivo del Fisco dedicato al reddito d’impresa e di lavoro autonomo, secondo le novità presentate dal Mef ad associazioni di categoria e ordini professionali alla riunione della Commissione degli esperti degli studi di settore, presso la sede della Sose (Soluzioni per il sistema economico spa).Fino a oggi, lo studio di settore si è basato sulla comparazione dei ricavi o compensi dichiarati con quelli calcolati attraverso un’elaborazione statistico-matematica dei dati contabili e strutturali (settore economico, dimensione, localizzazione, modalità produttiva utilizzata e così via) indicati dallo stesso contribuente nel proprio modello. Dalla comparazione scaturisce un esito che può essere di congruità o meno dei ricavi/compensi dichiarati con quelli presunti sulla base dello studio.L’indicatore di compliance verrà invece utilizzato per stabilire il grado di affidabilità del contribuente. In buona sostanza, i dati sulle attività imprenditoriali e professionali confluiranno in una vera e propria scheda valutativa del contribuente.Rispetto agli studi di settore tradizionali, l’indicatore di compliance introduce diversi elementi di innovazione quali il valore aggiunto, il reddito d’impresa, gli ultimi anni di storia dell’imprenditore o del professionista e l’andamento ciclico del mercato.Il nuovo indicatore di compliance scaturirà da una elaborazione statistico-economica dei dati dichiarati dal contribuente, che varierà da una scala da 1 a 10, indicando il complessivo grado di “affidabilità” del contribuente.Se il contribuente raggiunge un grado elevato avrà accesso al regime premiale (ex art. 10, commi da 9 a 13, DL n. 201/2011) che ad oggi prevede alcuni benefici quali:
  • la preclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici;
  • la riduzione di 1 anno del termine di decadenza dell’attività di accertamento;
  • e la possibilità di subire l’accertamento sintetico (redditometro) solo se il reddito complessivo accertabile eccede di almeno 1/3 quello dichiarato (invece che di 1/5).
Le principali novità del nuovo strumento così come esposte da Sose spa:

INDICE SINTETICO DI AFFIDABILITÀ/COMPLIANCE
Rappresenta il posizionamento di ogni contribuente sulla base di una serie di indicatori significativi (su una scala da 1 a 10)
INDICATORI DI NORMALITA’ ECONOMICA
Finora utilizzati per la stima dei ricavi/compensi diventano indicatori per il calcolo del livello di affidabilità/compliance
STIMA DI PIU’ BASI IMPONIBILI
Si stima il valore aggiunto e su questa base i ricavi/compensi e il reddito
DATI PANEL
Stima del modello di regressione su dati panel (8 anni invece di 1), che contengono più informazioni e producono stime più efficienti e più precise
MODELLI ORGANIZZATIVI (CLUSTER)
Nuova metodologia di individuazione dei modelli organizzativi con tendenziale riduzione del numero, maggiore stabilità nel tempo e assegnazione più robusta del contribuente al cluster.
UNICA REGRESSIONE
Non più una regressione per ogni cluster ma un’unica regressione in cui la probabilità di appartenenza ai cluster è una delle variabili esplicative.
NUOVO MODELLO DI STIMA
Stima del valore aggiunto per addetto con utilizzo di una funzione di produzione di tipo cobb-douglas in forma logaritmica: maggiore interpretabilità economica dei coefficienti stimati (elasticità rispetto al valore aggiunto) e migliore aderenza dei risultati alla realtà economica.
CICLO ECONOMICO
Il nuovo modello di stima coglie l’andamento ciclico e quindi non è più necessario predisporre ex-post specifici correttivi congiunturali (c.d. «correttivi crisi»).
EFFETTI INDIVIDUALI
I risultati sono personalizzati per singolo contribuente sulla base degli effetti individuali calcolati con il nuovo modello di stima.
SEMPLIFICAZIONE DEL MODELLO DATI
Riduzione delle informazioni presenti nel modello dati con conseguente semplificazione degli adempimenti per imprese e professionisti.Al singolo contribuente saranno comunicati, attraverso l’Agenzia delle Entrate, il risultato dell’indicatore sintetico e le sue diverse componenti, comprese quelle che appaiono incoerenti.In questo modo, secondo i fautori degli indicatori, il contribuente sarà stimolato ad incrementare l’adempimento spontaneo e incentivato a interloquire con l’Agenzia delle Entrate per migliorare la sua posizione sul piano dell’affidabilità.
Il contribuente potrà sempre decidere, se non raggiunge un alto grado di affidabilità ovvero se non raggiunge la soglia della premialità, di integrare la propria dichiarazione dei redditi con un adeguamento spontaneo ma questo avrà un significato profondamente diverso da quello di oggi: in sostanza oggi, con l’adeguamento, il contribuente si allinea ai parametri corretti e non sarà soggetto ad accertamenti di tipo induttivo, mentre un domani, con i nuovi studi, anche se avrà provveduto ad integrare i ricavi tramite adeguamento spontaneo in dichiarazione, rimarrà con un basso livello di affidabilità perché resteranno evidenziate le anomalie di determinati suo indicatori (caso classico è quello del commerciante di pesce fresco che ha un basso indice di rotazione del magazzino, ossia impiega sei mesi a vendere tutto il pesce in giacenza: mentre prima si poteva adeguare e non essere soggetto a controlli, domani anche in caso di adeguamento resterà evidenziata questa anomalia e quindi il basso grado di affidabilità potrà portarlo ad un controllo).